Animali nascosti e dove trovarli... a Sassari
Non lontano, passando per la suggestiva piazza Santa Caterina e incontrando nel percorso il Palazzo Ducale, sede del Comune di Sassari, raggiungiamo la Cattedrale di San Nicola. Durante il periodo delle pestilenze, che dal 1652 al 1657 decimarono di quattro quinti la popolazione cittadina, vennero posizionati ai lati della scalinata che conduce all’area sopraelevata del presbiterio due leoni marmorei che sorreggono due scudi. Negli scudi compare l’iscrizione che ricorda la committenza del Capitolo Turritano e la conclusione dei lavori comprendenti la balaustra nel 1656. Nei contrafforti esterni della navata sono invece visibili i doccioni in forme di animali mostruosi, tra i quali uno in sembianze di drago che un tempo era posizionato nel contrafforte della cupola. Essi rappresentano il repertorio più tipico delle cattedrali gotiche europee, il cui stile perdurò nell’isola ben oltre il periodo in cui si sviluppò.
Il nostro itinerario si conclude nel luogo simbolo della città, la Fontana di Rosello. La medievale fonte di Gurusele o Gurusello si presentava con un edificio dalle forme assai semplici ancora nel corso del Cinquecento, quando l’acqua sgorgava da bocche bronzee in forma di teste di leone. Entro il 1606 Giunsero dalla Liguria i marmi “bianchi et misci” con i quali venne rivestita e le statue con figure femminile e soggetti marini tipici (in particolare i delfini situati in corrispondenza delle statue raffiguranti le "quattro stagioni") del repertorio figurativo cinquecentesco legato all’acqua. Le teste leonine bronzee vennero sostituite con altrettante marmoree e sopra il serbatoio della vasca della fontana venne creato un graticcio metallico che sorreggeva in maniera illusionistica una statua raffigurante il Martire Turritano San Gavino sulla groppa di un cavallo rampante. La Fontana subì danni importanti durante i moti antifeudali alla fine del ‘700. Si provvide così ad un restauro con la sostituzione delle statue che dal 1828 raffigurano le quattro stagioni e con la costruzione della crociera che oggi sorregge una nuova statua di San Gavino, che sostituisce quella scomparsa durante gli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale.
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