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Montalè: una suggestiva domus de janas della nostra città

È tempo di "contos de foghile", per raccontarvi di una suggestiva domus de janas della nostra Città...

Le leggende della Sardegna raccontano che le janas erano delle fate immortali che vivevano in case scavate nella roccia, dette domus.

Nella cultura popolare le janas vengono descritte mentre tessevano splendidi tessuti d'oro e si allude anche a preziosi telai d'oro massiccio. Si dice anche che avevano il potere di pietrificare chiunque avesse violato qualche particolare segreto.

È probabile che gli abitanti dei nostri paesi e delle campagne non potessero immaginare l'originaria funzione funeraria delle oltre 3000 domus de janas che costellano la Sardegna, riferibili alla fine V-III millennio a.C.. Tali ipogei rappresentano la testimonianza di un'ideologia religiosa che si basava su una credenza nell'aldilà e prevedeva rituali funebri collegati alla fecondità e del ciclo della vita-morte-rinascita.

Il territorio di Sassari comprende significative necropoli, fra le quali quella di Montalè. Originariamente era composta da sei ipogei, dei quali attualmente è possibile visitare solo la Domus V detta delle Protomi Taurine, che  si trova in un'area recintata di proprietà comunale in via Medaglie d'Oro, al margine dell'abitato di Li Punti

Ora, forse spinti dalla curiosità di entrare nella casa di una janas, avrete la possibilità di visitare questo monumento, con le indicazioni che vi aiuteranno ad apprezzare la sua importanza ma anche  grazie alle suggestive immagini di Nicola Castangia, che ringraziamo per la disponibilità.

Fatta eccezione per questo periodo di chiusura di tutti i luoghi della cultura nazionali, il sito è visitabile solo su prenotazione per gruppi e scolaresche. Informazioni su orari e costo dei biglietti

Piuttosto difficoltoso risulta essere l'accesso all'ipogeo, attraverso un ingresso a pozzetto che conduce ad una piccola anticella priva del soffitto originario, collegata ad una ampia cella principale destinata al culto, sulle cui pareti si aprono tre portelli che danno accesso a sette celle che avevano destinazione funeraria.

In questo ambiente sia la presenza di un pilastro centrale che di cornici e lesene ai lati dei portelli, richiama particolari della casa dei vivi. Le decorazioni più suggestive sono rappresentate dalle sei protomi taurine a corna lunate con testa a listello verticale scolpite a rilievo sulle pareti; un raro esempio di corno taurino "a barca" è visibile su uno dei portelli.

Ma che significato potrebbe avere questa raffigurazione presente in tante domus de janas? Negli studi più autorevoli e recenti si ipotizza che il toro fosse considerato il tramite tra il mondo sensibile e quello soprasensibile e che negli ipogei sia rappresentato il rito di passaggio e il percorso, attraverso la testa dell'animale, verso l'aldilà.

Per aderire all’iniziativa "La cultura non si ferma" sarà sufficiente taggare Comune di Sassari e Turismo Sassari e utilizzare gli hashtag #iorestoacasa e #laculturanonsiferma

  • Dal: Venerdì, 27 Marzo 2020
  • Al: Venerdì, 03 Aprile 2020
  • Informazioni:

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