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Dove siamo

Sassari è una città bella e regale. È uno di quei luoghi che non ti aspetti, con mille straordinarie sorprese. Appena si inizia a passeggiare nel centro della città si scopre anche qui uno dei volti più belli della Sardegna. Ed è subito passione. Per la sua storia, per i suoi monumenti, per i suoi spazi verdi, per la sua cultura, per la tradizione e per la sua cucina tipica che la rendono una meta unica.

Una storia controversa. Fatta di giudicati e repubbliche marinare, di reami, di incursioni, di grandi personaggi della storia antica e della storia moderna di cui ancora oggi la città si può far vanto. 
Tutto ha origine nel 1131, quando compare nel Condaghe di San Pietro in Silki il nome di Jordi de Sassaro ed è certo che fu l’ultima capitale del Giudicato di Torres, divenendo Libero Comune nel 1294, confederato a Genova, con la promulgazione degli Statuti Sassaresi un regolamento che stabiliva giustizia, urbanistica ed economia cittadina, scritto in latino e sardo logudorese. Dei manoscritti rimangono solo 5 copie, di cui due risalenti all’epoca comunale. È in questo periodo che la città, contesa tra le repubbliche marinare, costruisce le prime mura di protezione.
Città Regia dal 1331 del Regno di Sardegna, conserva ancora oggi le tracce del passaggio aragonese e spagnolo. Il castello di Sassari, sede poi dell’Inquisizione Spagnola e proprio per questo demolito nel 1877, nei suoi pochi resti tra cui le fondazioni e due corridoi dell'antemurale cinquecentesco che ospitava le artiglierie, racconta ancora un pezzo di storia della borghesia sassarese e dei reali d’Aragona. 
Ripetutamente invasa dai francesi intorno al 1500, ha dovuto affrontare una grave crisi economico sociale. E il rifiorire grazie alla cultura umanistica dello storico Giovanni Francesco Fara ha frenato per poco tempo una vera e propria disfatta per la città a causa della peste nel 1582. Col Trattato di Utrecht nel 1713, inizia una breve dominazione austriaca, per poi passare ai Savoia nel 1720. Tutto il resto è storia della rinascita culturale e urbanistica fino al XIX secolo. La città si espande oltre le mura, in parte abbattute durante un’epidemia di colera. Prendendo ad esempio la capitale del Regno, Torino, nascono i nuovi quartieri, il nuovo ospedale, scuole e piazze, il teatro civico, le carceri e ristrutturato il vicino Porto di Torres con i primi collegamenti navali con Genova e l’imprenditorialità cresce, tra cui spicca la produzione del cuoio di cui diventa seconda città italiana. 

Ma Sassari oltre la sua storia può essere raccontata in tanti altri modi. Perché è una città dove tutto è speciale...

…è la città in cui è nata la prima università della Sardegna e ancora oggi è la città dei giovani che qui trovano studi d’eccellenza

…è la città che ha come simbolo una fontana che è un vero e proprio capolavoro: la fontana del Rosello, già conosciuta come fonte dal 1295

…è la città in cui il salotto cittadino è una gigantesca piazza ottocentesca, piazza D’Italia, in cui si affaccia il Palazzo della Provincia

…è la città in cui dei meravigliosi Candelieri alti 3 metri e pesanti quattro quintali sono riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e il 15 di agosto vengono portati in spalla in una magica danza per le strade strette e affollate della città

…è la città ricca di palazzi storici oggi sedi comunali e di musei, bellissime strutture realizzate tra il Seicento e l’Ottocento 

…è la città della politica e dei presidenti della Repubblica Italiana: sono nati e cresciuti qui Enrico Berlinguer, Antonio Segni e Francesco Cossiga

…è la città in cui c’è un reggimento militare composto fin dalla sua nascita nel 1915 quasi interamente da sardi e che può vantare un’infinità di medaglie al valore e riconoscimenti: è la Brigata Sassari e il suo inno Dimonios (diavoli) per i sardi è il segno di riconoscimento del coraggio tipico degli isolani

…è la città in cui il miglior fast food è quello che propone la fainè

…è la città nel cui territorio c’è un luogo speciale, Monte d’Accoddi, di epoca prenuragica, un monumento unico nel Mediterraneo con una struttura piramidale a gradoni che ricorda le ziqqurat della Mesopotamia

…è  la città nel cui territorio si trova l’unico lago naturale della Sardegna: il lago di Baratz

…è  la città nel cui territorio è possibile trovare le atmosfere delle highland scozzesi nell’Argentiera

…è  la città nel cui territorio è possibile abbracciare con lo sguardo Golfo dell’Asinara con le sue acque cristalline del mare e i fenicotteri rosa

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