I riti della Settimana Santa a Sassari
Le processioni della Settimana Santa costituiscono uno dei momenti più significativi della devozione religiosa della città, che trova nelle antiche confraternite una delle sue più elevate espressioni.
I riti locali della Settimana Santa ricalcano modelli derivati dalle tradizioni religiose iberiche, eredità della presenza spagnola a Sassari durata quattro secoli. Le Arciconfraternite di Santa Croce e del Gonfalone, dell’Orazione e Morte, dei Servi di Maria e le Confraternite del Santissimo Sacramento e dei Santissimi Misteri, di antichissime origini, organizzano nella settimana precedente la Pasqua le processioni che attraversano il vecchio centro cittadino al suono del tamburo, in un’atmosfera di grande suggestione. I Riti si aprono il Martedì santo con la processione dei Misteri in cui i membri dell’omonima Confraternita, vestiti con tonache di color viola, portano in processione i simulacri lignei della Passione di Gesù.
Il Mercoledì santo ha luogo la processione dell’Addolorata curata dall’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Il Giovedì santo, nella Chiesa della Santissima Trinità ha luogo la messa in Coena Domini con la cerimonia della lavanda dei piedi, tradizionalmente curata dall’Arciconfraternita di Santa Croce e del Gonfalone detta dei “disciplinati bianchi”. Secondo un’antica tradizione in tutte le chiese della città, dopo la messa in Coena Domini, la cappella sul cui altare viene riposta l’ostia consacrata viene adornata fiori e ceri. In particolare, l’ornamento più caratteristico di questa, cioè del Sepolcro, è costituito da piatti nei quali si fa crescere del grano o altre leguminose con la sola acqua e all’oscuro. Migliaia di fedeli visitano i Sepolcri, conferendo alle vie e alle piazze della città un’animazione vivissima. Tutti i giorni, presso la Chiesa di S. Antonio Abate, l’Arciconfraternita dei Servi di Maria celebra le funzioni legate ai riti della Corona dei Sette Dolori di Maria Santissima. La mattina del Venerdì santo, la stessa confraternita cura la solenne processione della Madonna dei Sette Dolori che tocca sette chiese del centro storico.
La sera del Venerdì santo, nella chiesa della Santissima Trinità, ha luogo l’azione paraliturgica dell’Iscravamentu o del discendimento del Cristo dalla croce a cura dell’Arciconfraternita di Santa Croce, momento di grande intensità religiosa, seguito dalla processione del Cristo morto e dalla Via Crucis con soste nelle diverse chiese del centro storico. Da circa un decennio, la domenica di Pasqua, in piazza Colonna Mariana, ha luogo il rito dell’Incontru, cioè la rivisitazione dell’incontro tra Gesù resuscitato e la Madonna.