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Piazza d'Italia, il salotto di Sassari

Piazza d’Italia

Il progetto nasce con il piano regolatore di Sassari del 1829, ma i lavori non iniziarono prima del 1872 con la spianatura del terreno e si conclusero nel 1878.

Il progetto di Eugenio Sironi e Giovanni Borgnini prevedeva la pavimentazione di una piazza che fosse cento metri per lato e l’edificazione di due palazzi: Palazzo Sciuti e Palazzo Giordano Apostoli.

Palazzo Sciuti, detto anche Palazzo della Provincia è uno dei simboli della città sin dalla sua costruzione per l’elegante stile neoclassico. Nelle sue numerose sale l’edificio ospitava: gli uffici della prefettura, la sede delle Poste e dei Telegrafi, la Questura e il Comando di pubblica sicurezza, la sede della rappresentanza cittadina, l’abitazione del Prefetto.

Nel 1890 fu abbellito dall’aggiunta dell’orologio. Palazzo Giordano, prende il nome dal proprietario Giuseppe Giordano Apostoli, che commissionò il progetto a Luigi Fasoli. L’edificio si distingue per lo stile neogotico-veneziano, le eleganti bifore e trifore e la ricchezza interna della struttura, con pavimenti a mosaico e in trachite. Al suo completamento il barone Apostoli inaugurò il palazzo con un ballo.

Protagonista della piazza comunque è la statua di Vittorio Emanuele II, realizzata dal genovese Giuseppe Sartorio e inaugurata nel 1889 in occasione della 1^ edizione della Cavalcata Sarda alla presenza dei Savoia.

Proseguendo il nostro itinerario verso la prossima piazza non si possono non nominare i Portici Borgone Crispo, anche questi databili alla seconda metà dell’Ottocento e costruiti secondo l’iniziale progetto che vedeva la zona centrale congiunta a quella del Mulino a Vento da lunghi porticati secondo il gusto torinese del periodo.

I signori Antonio Crispo e Gregorio Borgone decisero di acquistare il lotto 1 e 5, ai due lati della strada che univa l’antica porta castello con quella che sarebbe diventata Piazza d’Italia alcuni decenni dopo. Tuttavia, furono gli unici a costruire i portici in definitiva, perché il progetto di via Roma venne abbandonato per i costi elevati.

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